PRENSA


Compañía

NÉSTOR
PASTORIVE

 
 
 
“La danza de Néstor Pastorive narra el alma argentina.

“Zamba, milonga chacarera, zapateo, cueca y el espectacular malambo. Un folklore que llega al corazón…”

“Argentina Baila es una inmersión total en la cultura argentina; de la danza folklórica rural al tango de Buenos Aires…”  Daniela Bruna Adami. L’Arena. Verona-ITALIA
 

“Un viaje dentro de la Argentina más auténtica…”

“El elegante espectáculo parte de la cultura de los pre-conquistadores.”

“La danza de Pastorive es una danza sincera, que no tiene la necesidad de copiar los colores folklóricos para ser creíble.”

“La música en vivo funde melodías antiguas y modernas, sonidos de la montaña y ritmos urbanos, se unen la chacarera y el tango.”

“…sorprende con la sensualidad del zapateo, con perfecta sincronía sobre el escenario repercute el malambo con ritmo hipnótico…” Daniela Bruna Adami. L’Arena. Verona-ITALIA

 

“Chacarera, milonga, zamba y sobretodo malambo: zapateo y virtuosismo con boleadoras y bombos.”

“La música, como emergiendo de la noche, de los tiempos, nos transporta desde el comienzo hasta el fin en un viaje fantástico”. Verona-ITALIA
 

www.argentinabaila.blogspot.com.ar

http://www.connessomagazine.it/teatro/nestor-pastorive-prima-mondiale-con-argentina-baila-al-teatro-romano-di-verona

Nestor Pastorive in prima mondiale con Argentina baila al Teatro Romano di Verona

Dal 7 all’11 agosto 2012 malambo, tango, chacarera, milonga, samba, cueca per una straordinaria performance

VERONA - Dal 7 all’11 agosto, per l'Estate Teatrale Veronese 2012, la Compañia de Danza Nestor Pastorive propone in prima mondiale Argentina baila, spettacolo di e con Nestor Pastorive allestito appositamente per il Teatro Romano. Anche qui un’orchestra dal vivo per proporre le numerose danze della cultura argentina.
Non solo tango dunque. Anche milonga, zamba, chacarera e soprattutto malambo, la più importante danza argentina. E, se il tango rappresenta Buenos Aires, il malambo rappresenta tutto il Paese. Una danza spettacolare e coinvolgente dove i ballerini - centauri - gauchos a cavallo - mostrano maestria e fierezza in una danza con zapateados travolgenti, sensuale e a volte violenta, simile al flamenco spagnolo, e contraddistinta da virtuosismi con le boleadoras e con i lazos.
La compagnia è composta da 12 ballerini e 4 musicisti dal vivo che, del proprio Paese, trasmettono l’irruenza e la passionalità. Già da un mese sono in corso in Argentina le prove di questo spettacolo che dopo il debutto veronese, sarà in tournée europea.
Estate Teatrale Veronese 2012



 

Pastorive svela l'Argentina oltre il tango

ESTATE TEATRALE. Al Teatro Romano repliche fino a sabato (alle 21). La danza più celebre è solo una delle espressioni coreografiche. L'elegante spettacolo parte dalla cultura pre-conquistadores.
 Un viaggio dentro l'Argentina più autentica, senza muoversi dalle rive dell'Adige. È quello in cui ci accompagna Nestor Pastorive, che con la sua compagnia ha portato al Teatro Romano in prima mondiale lo spettacolo Argentina Baila. Una danza che trascina e avvolge con la sua precisione e la sua eleganza, con i virtuosismi e il sentimento, un'ora e mezzo che vola via tra gli applausi a scena aperta (nonostante i rumori iniziali dell'asfaltatura del lungadige, come raccontiamo in Cronaca) fino all'apoteosi dei bis finali. Quella del «Polaco» Pastorive è una danza sincera, che non ha bisogno di calcare la mano sui colori folkloristici per essere credibile. Anzi, ha il pregio di rendere elegante e teatrale la tradizione pur lasciandola perfettamente leggibile. Di danze popolari si tratta, in origine talvolta semplici, qui decisamente più complesse perché arricchite da un vocabolario colto, proveniente dalla danza classica bolera e dalla danza contemporanea. Così è per la musica, suonata dal vivo da quattro valenti musicisti, che fonde melodie antiche e moderne, suoni delle montagne e ritmi urbani, la rurale chacarera e un tango che profuma di jazz. Dell'Argentina si conosce soprattutto il tango, patrimonio Unesco. Che è sì presente nello spettacolo, ma solo come una delle espressioni coreografiche.

Con Pastorive scopriamo infatti un'Argentina ben più ricca, non solo Buenos Aires; ci svela un Paese che ha dentro la cultura sudamericana pre-conquistadores e ha metabolizzato le danze europee del Sette e Ottocento, dalla pavana alla giga al minuetto, creando un repertorio creolo dalle mille sfumature. Così Pastorive rende impalpabili le tenerezze di coppia della zamba, traduce in movimenti armoniosi un gesto di caccia con il lazo, amplia il linguaggio della milonga fino al limite percettibile. Per poi sorprendere con la sensualità del zapateo, il flamenco argentino, i piedi che percuotono il pavimento con ritmo ipnotico riportandone tutto il significato rituale. Ma a differenza della Spagna, qui la musica è un'esplosione di vitalità, che ha il punto massimo nel malambo, la danza maschile per eccellenza.
Bei danzatori, bei corpi, tutti insieme sul palcoscenico, i tacchi che battono a terra all'unisono (perfetta la sincronia del gruppo), i piedi che strisciano e sfidano la velocità, mentre il resto del corpo è quasi fermo, altra differenza con il flamenco. Accompagnati dal suono profondo del bombo, il tamburo tradizionale dei gauchos, i ballerini fanno roteare le bolas, piccole palle legate alla mano con una corda, stilizzazione della tradizionale arma delle pampas, sovrapponendo al virtuosismo dei piedi quello delle braccia. Anche qui una sensualità prorompente, tutta maschile, un'abilità che diventa sfida. Tanto sorprendente da essere approdata anche al circo, dove anche le donne si cimentano con zapateado e bolas come nel Saltimbanco del Cirque du Soleil. Oltre alla compagnia di ballo, troppo numerosa per citare tutti, un plauso particolare ai musicisti, Hernan Pagola ai flauti, Federico Siciliano fisarmoniche, Cristian Vattim percussioni, e soprattutto Cristian Guzman alla chitarra. Si replica fino a sabato, sempre con inizio alle 21. Assolutamente da non perdere.

Daniela Bruna Adami

 
 
 

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